UNA FAMIGLIA/KAIROS associazione di danza e teatro
regia e adattamento di Alberta Toninato
training fisico e vocale a cura di Vanni Carpendo
venerdì 21 ottobre
ore 21.00
Con Carlotta Ballarin, Simona Claudia Beagle, Teresa Gardella, Alessandra Pedersoli, Franco Prandin, Cathia Ottavi, Arianna Remoli, Antonella Teramo, Adriana Tosi
Una famiglia dovrebbe essere il luogo dell’amore incondizionato, il luogo del dono. Si dona la vita. Si dovrebbero donare le cure che sono il principio fondante dell’umanità. Senza cura non c’è umanità.
Una famiglia dovrebbe essere il luogo della crescita, dove si forma ogni individuo. Il luogo della mediazione tra Io e l’Altro. Della mediazione tra regole e libertà. Il genitore non è solo responsabile verso proprio figlio, ma anche verso la persona che si consegna alla società, quindi verso la società stessa.
Ma la casa di Bernarda Alba non è il luogo dell’amore e della cura.
Garcia Lorca ci urla in faccia l’infelicità e la crudeltà che possono proliferare dietro le mura domestiche. Ci costringe a prendere atto che la famiglia è molto spesso il luogo dove non ci viene insegnata la compassione, dove non è praticato il perdono, dove la generosità non è di casa, dove l’amore è confuso con il possesso, il controllo, l’orgoglio smisurato. Ci scuote nel profondo obbligandoci ad essere diversi dalle donne e dagli uomini di quella famiglia.
Una famiglia è uno spaccato di vita in una giornata particolare: il funerale del pater familias, che lascia la moglie e cinque figlie femmine, la nonna materna e due serve. Nove personaggi femminili per otto attrici e un attore. Una sfida che ci ha spinto a concentrarci sulle relazioni, sui rapporti di potere, su una lunga catena di sopraffazioni, a caccia di barlumi di umanità, a prescindere dalle diversità di genere.
SFARE/Gruppo CI-VE
direzione coreografica: Carla Marazzato
musica dal vivo: Duccio De Rossi tromba, looper
in scena: Aurelio Latella, Elena Pellizzon, Elisa Carmen Brumat, Elisabetta Tiveron, Francesca Campagna, Nicola Andriollo, Sara Lonardi, Silvia Barbon, Silvia Costantini
venerdì 28 ottobre
ore 21.00
Sfare si concentra sul disfacimento, sullo sciogliersi di un immagine impeccabile che spesso vuole essere proiettata. Esplora il movimento vitale che spesso si rivela sotto la superficie di un volto impassibile. Sfare ci chiede di abbandonare la maschera, per un istante, e mostrarci a noi stessi per quello che siamo: animali emotivi (nel significato originale della parola emozione: ciò che mette in movimento).Il tema è quindi il disfacimento, lo sciogliersi, e poi il ricomporsi, per osservare cosa è cambiato, non nella forma ma nella sostanza. È un gioco con ciò che sembra e ciò che è, con la verità, l’onestà, uno stare in bilico tra il mondo dentro e il mondo fuori.
In questo tumulto interiore si apre una finestra sui percorsi, e succede che rabbia, amore – sensualità e cura, delicatezza – e folle gioia riempiono gli spazi, per poi ricomporsi nell’imbarazzo d’aver lasciato quel piedistallo. Intanto il fiatone rallenta e gli occhi se ne riescono, prima di rituffarsi nell’immagine che ancora ansima e suda e presto si raffredda e si nota la fierezza e ancora un barlume di gioia d’essere vivi.
La trasformazione è carnale e passa attraverso il movimento del corpo amalgamando, sudando, impastando.
I performer sono un corpo unico. Tutte le parti di questo corpo si muovono in totale assonanza tra loro, completamente dentro al momento presente. Sfare si propone come una ‘variazione su tema’, perché per sua natura si oppone ad una struttura ferrea, seppur mantenendo il suo scheletro essenziale. Per questo lascia un margine di interpretazione e di genuinità ai performer, che portano in scena il loro essere presenti in quel preciso momento, diversi come naturalmente siamo diversi in ogni momento.
TOMBOLA AZIONE DI CITTADINANZA
regia di Mattia Berto
domenica 18 dicembre
ore 16.00
INTERAZIONE SIMMETRICA – DATA CANCELLATA
Venezia Teatro
venerdì 10 febbraio
ore 21.00
In “Interazione simmetrica”, testo comico sulla medicina tradizionale e sulle terapie alternative, psicologia sistemica, analisi freudiana, fitoterapia, ayurveda feng-shui, terapie sui chakra ed affermazioni positive vengono in soccorso di alcuni “casi clinici” da guinnes dei primati. Il quintetto di interpreti, rivela simpaticissima sintonia, con ruoli che riassumono tic e fobie che sono lo specchio di una umanità fragile, sempre sull’orlo della classica crisi di nervi.
BALERA GROGGIA/ESITO LABORATORIO
a cura di Mattia Berto
domenica 12 febbraio
ore 18.00
Laboratorio teatrale tutti i lunedì dalle 20.00 alle 22.00 a partire dal 7 novembre.
Quota di partecipazione € 100,00